Se hai un blog o gestisci un sito web con una sezione editoriale, saprai quanto sia importante creare contenuti coinvolgenti e di qualità per attirare e convertire il tuo target di pubblico.

Quando pianifichiamo una content strategy e creiamo o approviamo un piano editoriale, solitamente ci basiamo sugli interessi, i bisogni e le risposte che cerca il target di riferimento.

Una volta che iniziamo a pubblicare i contenuti, abbiamo però la possibilità di rafforzare e ottimizzare questa strategia grazie ai dati dei contenuti già pubblicati.

Capire quali contenuti e formati stanno funzionando meglio, e quali invece performano peggio, può essere molto utile per ottimizzare i contenuti futuri e ottenere maggiori risultati.

Come possiamo ottenere queste informazioni?

Beh, qui entra in gioco Google Analytics!

Grazie a questa piattaforma gratuita che traccia il comportamento degli utenti sul tuo sito, puoi monitorare le performance dei tuoi contenuti e ottimizzare la tua strategia di marketing.

In questo articolo ti spiegherò come utilizzare Google Analytics per analizzare i dati dei report e migliorare la tua strategia di contenuti.

Scopriamo insieme tutti i segreti dell'ottimizzazione dei contenuti con Google Analytics!

L’importanza di creare contenuti coinvolgenti

L’ottimizzazione della strategia di contenuti è fondamentale per il successo del tuo blog o sito web.

Questa attività ti consente di capire quali sono i contenuti che funzionano meglio e quelli che non hanno riscosso l'interesse del pubblico.

In questo modo, potrai concentrare tempo e risorse sulla creazione di nuovi contenuti efficaci e abbandonare le tematiche o i format che non hanno avuto successo.

Grazie a Google Analytics, puoi analizzare diversi fattori come il numero di visualizzazioni dei contenuti, quanto tempo in media gli utenti rimangono sul contenuti, quanti invece lo abbandonano subito e molto altro ancora.

Inoltre, creare contenuti più coinvolgenti per il tuo pubblico ti aiuterà a migliorare la user experience sul tuo sito web. Grazie a contenuti interessanti e utili, gli utenti trascorreranno più tempo sul tuo sito web e saranno più propensi a interagire con altri tuoi post, servizi o prodotti, se si tratta di un e-commerce. E sarà più facile convincerli a contattarti o acquistare sul tuo sito.

Migliorare la user experience diminuirà la frequenza di rimbalzo (ovvero il tasso di visite di una sola pagina) e aumenterà il numero di pagine viste per sessione. Non dimentichiamo che l'ottimizzazione della strategia di contenuti può anche aiutarti a migliorare il posizionamento del tuo sito web sui motori di ricerca come Google.

I contenuti ottimizzati per le parole chiave giuste possono infatti aumentare la visibilità del tuo sito web nei risultati delle ricerche degli utenti e un'esperienza utente migliore rispetto alla concorrenza potrebbe convincere Google premiare il tuo sito web con migliori posizioni nelle SERP.

I report fondamentali di Google Analytics per l'analisi dei contenuti

Utilizzare Google Analytics per analizzare le performance dei contenuti è più facile di quanto pensi.

1. Comportamento sulla pagina

Innanzitutto, accedi al tuo account GA4 e vai alla sezione "Report > Coinvolgimento > Pagine e schermate".

Qui troverai una lista di tutte le pagine del tuo sito web, ordinate in base al numero di visualizzazioni.

Puoi utilizzare questa sezione per capire quali sono i contenuti che stanno avendo successo e quali no.

Se vuoi valutare i contenuti del blog o di una specifica sezione del sito, puoi filtrare le pagine visualizzate con il filtro sopra la tabella.

Ma non finisce qui.

Google Analytics ti consente anche di analizzare altri fattori utili a valutare se l’utente è rimasto coinvolto dal contenuto dopo esserci arrivato.

Alcuni esempi di KPI utili a questo scopo, che puoi trovare già nel report “Pagine e schermate” sono la “durata media del coinvolgimento” sulla pagina, le “visualizzazioni per utente” e gli “eventi” registrati sulla pagina.

2. Pagine di destinazione e esperienza utente

Altri KPI interessanti sono però anche la durata media della sessione, la frequenza di rimbalzo, le visualizzazioni per sessione.

La durata media della sessione in GA4 si chiama “Durata media del coinvolgimento per sessione” e si può trovare nel rapporto "Report > Coinvolgimento > Pagina di destinazione", che offre l’elenco delle pagine del tuo sito che sono state il punto di accesso delle sessioni.

È un report molto utile per valutare quali sono i contenuti più efficaci ad attrarre utenti sul sito e aiutarti a potenziare una strategia di acquisizione basata sui contenuti che funzionano meglio.

In questo report standard è possibile visualizzare e valutare anche la “frequenza di rimbalzo” e le “visualizzazioni per sessione”, ma per poterle visualizzare è necessario aggiungerle alla tabella attraverso l’opzione personalizza report nella pennina in alto a destra.

3. Eventi e conversioni

Infine, non dimenticare di utilizzare la funzionalità "Eventi" per tracciare l'interazione degli utenti con i tuoi contenuti.

Ad esempio: l’azione di scroll è un evento che viene tracciato di default da GA4 e può aiutarti a capire che l’utente ha effettivamente scorso la pagina che stai analizzando.

Oppure puoi creare degli eventi legati ad interazioni con la pagina, come ad esempio i click su pulsanti di call to action, per aprire una tab di approfondimento, oppure su anchor link che rimandano a specifiche sezioni della pagina (come all’inizio di questo articolo). Questi dati possono aiutarti a capire se, come e quanto gli utenti hanno interagito con quello specifico contenuto.

Per visualizzare questi dati, vai alla sezione "Report > Coinvolgimento > Eventi" e aggiungi come dimensione secondaria della tabella (con il + a fianco a “Nome evento”) una di queste due dimensioni, a seconda di quali pagine vuoi analizzare:

  • Percorso pagina e classe schermata: permette di analizzare gli eventi in base alla singola pagina del sito, in questo caso i dati si riferiscono alla singola pagina.
  • Pagina di destinazione + stringa di query: permette di analizzare gli eventi in base alla pagine di ingresso sul sito, in questo caso i dati si riferiscono alla sessione intera

Gli eventi sono il monitoraggio delle azioni compiute sul sito, ma possono essere contrassegnati come “Conversioni” quando corrispondono ad azioni che hanno valore per il tuo business, come un’acquisto, una richiesta di contatto, ecc..

In entrambi i report sulle pagine che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, “pagine e schermate” e “pagine di destinazione” è presente anche la colonna “Conversioni”.

Nel report “Pagine e schermate” puoi trovare il totale (e il dettaglio) delle conversioni completate dagli utenti su quella pagina specifica,

Se in una pagina è presente un form di iscrizione alla newsletter, un form di contatto, un video, un file da scaricare che stai tracciando e valutando come conversioni, avrai quindi la possibilità di capire se e quali contenuti hanno spinto l’utente a compiere l’azione.

Invece, nel report “Pagine di destinazione” trovi il totale delle conversioni compiute nell’intera sessione iniziata da quella pagina, questo significa che se ottieni una richiesta di contatto puoi capire quale contenuto e quale pagina ha portato l’utente interessato sul tuo sito.

Interessante vero? Stavi già usando qualcuna di queste metriche per valutare il successo dei contenuti?

4. Usare GA4 per sapere cosa cercano gli utenti

Un altro report molto utile in GA4 per capire a cosa i tuoi lettori sono più interessati è il resoconto del motore di ricerca interno al sito.

Se hai un motore di ricerca interno, puoi usare i dati raccolti sia per capire sia quali sono gli argomenti più cercati, sia quali termini utilizzano gli utenti per riferirsi ad essi.

Queste informazioni sono molto utili per creare nuovi contenuti mirati alle esigenze degli utenti e anche per scegliere le parole chiave da utilizzare per ottimizzare i contenuti per il posizionamento SEO.

Questa però non è una funzionalità di base di GA4 come le precedenti, deve prima essere attivato il tracciamento delle ricerche nelle impostazioni, in modo da attivare l’evento view_search_results, e poi configurato un parametro personalizzato per memorizzare le parole cercate. Nell’immagine è stato chiamato search_term.

Se hai un sito con molte pagine e contenuti, ti suggerisco di attivare questa funzionalità per raccogliere dati molto utili per i tuoi contenuti e per le tue strategie. Inoltre, analizzare le ricerche degli utenti potrebbe evidenziare la difficoltà di trovare i contenuti desiderati seguendo il menù di navigazione e darti utili informazioni per ottimizzare la user experience.

Come individuare i contenuti che funzionano meglio e quelli che non funzionano

Interpretare i dati dei report di Google Analytics è essenziale per migliorare la tua strategia di contenuti e creare contenuti coinvolgenti per il tuo pubblico.

Rivediamo i report che diventeranno i tuoi compagni di viaggio:

  1. Prima di tutto, analizza il numero di visualizzazioni per ogni pagina del tuo sito web e individua quelle con il maggior successo. Queste pagine potrebbero indicarti le tematiche più interessanti per il tuo pubblico.
  1. Osserva la durata media della sessione e la frequenza di rimbalzo per ogni pagina. Se un determinato contenuto ha una durata media della sessione elevata e un basso tasso di rimbalzo, significa che gli utenti lo trovano interessante e coinvolgente.
  1. Crea eventi significativi e utilizza il report "Eventi" per capire come gli utenti interagiscono con i tuoi contenuti. Ad esempio, se noti che molti utenti cliccano su un determinato link o su un pulsante presente sulla pagina, significa che quel contenuto ha attirato la loro attenzione.

In questo modo, puoi capire quali sono le pagine che stanno avendo maggior successo e quali invece non stanno attirando l'attenzione del pubblico.

Se invece un contenuto riceve moltissime visite, ha una buona permanenza, ma non converte quasi mai, forse il problema non è il contenuto, ma l’usabilità e l’ottimizzazione della UX per ottenere conversioni. In questo caso dovresti ampliare l’analisi per indagare eventuali bug e le possibili ottimizzazioni di layout e CRO del sito.

Non dimenticare di utilizzare anche le informazioni fornite dal report "Ricerca interna", così se noti che molti utenti cercano una determinata parola chiave all'interno del tuo sito, potrebbe essere il momento di creare nuovi contenuti mirati a quella specifica tematica.

Consiglio bonus per creare contenuti coinvolgenti

Abbiamo visto come utilizzare Google Analytics per migliorare i tuoi contenuti, grazie ai dati forniti dai report, puoi analizzare le performance dei tuoi contenuti e capire quali sono quelli che funzionano meglio e quelli che invece devono essere migliorati.

Ma non limitarti a questo.

Fai sempre attenzione alle tendenze del momento e cerca di anticipare le esigenze dei tuoi lettori.

Analizza i commenti e le interazioni sui social network per capire quali sono i contenuti più apprezzati dal pubblico e quali invece non hanno riscosso grande interesse.

Analizza le ricerche dai motori di ricerca attraverso Google Search Console per comprendere cosa cercano di più gli utenti.

Ricorda sempre di utilizzare queste informazioni per creare nuovi contenuti efficaci, mirati alle esigenze del tuo pubblico e alle tendenze del momento.

Sii costante nel monitoraggio delle performance dei tuoi contenuti e apporta eventuali modifiche in base ai risultati ottenuti. In questo modo, potrai migliorare continuamente la tua strategia di marketing online e raggiungere ottimi risultati.

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